Laboratorio MIRAGE - Università degli Studi di Udine

Generazioni Elettroniche 2011 - installazioni

Sabato, Settembre 3, 2011

Generazioni Elettroniche 2011: installazioni, Gorizia, Complesso di Santa Chiara, 3 novembre 2011.

La terra guasta - Andrea Valle

La terra guasta è un'installazione che fa uso di sorgenti sonore attivate da motori elettrici e controllate dal calcolatore. Il nome italiano è un calco da "The Waste Land" di T.S. Eliot. Emerge così chiaramente il riferimento allo spreco di risorse ('waste', spreco, e 'guasto' hanno una etimologia comune) che caratterizza il cosiddetto capitalismo 'maturo'.
Nell'installazione, il testo del poemetto eliotiano è convertito in pattern di attivazione per l'insieme delle sorgenti sonore. In altri termini, il testo è sottoposto a scansione temporale, lettera per lettera, ed ognuna di quest'ultime è associata a una certa combinazione di strumenti, che vengono di conseguenza attivati. Nella Waste Land, la desolazione della condizione umana nella modernità è spesso acutamente riflessa in un paesaggio (anche in quello sonoro) di rifiuti. Questa condizione non è evidentemente terminata (anzi), anche se è spesso più entusiasmante pensare a scenari posteri o postumi.
La terra guasta è parte di un progetto più ampio dedicato alla costruzione e all'utilizzo di sorgenti sonore controllate dal calcolatore. A partire da una prospettiva ecologica, ogni elemento dell'ensemble è una percussione costruita associando un piccolo motore a corrente continua (tipicamente recuperato da elettronica abbandonata: lettori CD/DVD, telefoni cellulari, giocattoli) ad un risonatore. I risonatori, a loro volta, sono assemblati a partire da una grande varietà di materiali di recupero: scatole di tabacco, vasi, piatti di batteria, pentole. Gli strumenti risultanti possono includere parti di Lego, in particolare dove siano necessarie strutture di supporto. I motori possono essere connessi a vari materiali (plastica, legno, metallo), così da implementare diverse modalità di eccitazione. Non a caso, l'insieme nel suo insieme si chiama Rumentarium poiché "rumenta" indica nel Nord Italia un ammasso di rifiuti (in particolare, una collezione eterogenea di oggetti o di loro parti). Ma, in fondo quasi paradossalmente, questo farraginoso dispositivo elettromeccanico è controllato da un calcolatore attraverso dei microcontroller. Una simile configurazione computazionale permette diverse strategie di controllo, dall'automazione completa fino all'uso dell'insieme secondo un modo quasi strumentale, ad esempio attraverso interfacce gestuali.

White Light / White Heat - Rainer Kohlberger / Wilm Thoben

Un forte raggio laser &è deflesso da due specchi che oscillano a velocità molto elevata. Se questi si muovono abbastanza velocemente, l'occhio umano percepisce un'immagine stabile. "White Light / White Heat" opera su questa soglia. Viene introdotta una modulazione costante: tremiti e inviluppi modulano onde acustiche e forme basilari.
Quella in mostra è una versione filmica di una realizzazione per l'installazione audiovisiva 'Shift' di Praxis Berlin, ospitata dal 22 Presents Showroom di Praga.

Grilli - Nicola Buso

Electroacoustic feedback over network
Realizzazione in esclusiva per Generazioni Elettroniche 2011

Scambi 2011 - Henri Pousseur / Nicola Buso

(Henri Pousseur, 1957) è emblematica di una forma interattiva di comunicazione tra compositore e pubblico. Prodotta negli studi radiofonici della Rai di Milano, questa composizione elettronica nasce dal progetto ambizioso di trasformare il fruitore in interprete, di creare nuove situazioni comunicative innovando il rapporto tra contemplazione e uso delle opere d'arte. Per la completa realizzazione di quest'idea, sarebbero stati necessari mezzi di comunicazione in grado di consentire all'ascoltatore di elaborare egli stesso il messaggio ricevuto. Lo stesso Pousseur immaginava la situazione ideale in cui ogni ascoltatore avrebbe dovuto dotarsi di più magnetofoni per la piena fruizione delle potenzialità offerte dalla sua opera aperta. Questa idea diventa attualizzabile ora grazie alla possibilità di riposizionare l'intero sistema di composizione - e non solo il segnale audio - nel dominio digitale.
La postazione informatica progettata e realizzata dal laboratorio MIRAGE permette di interagire in modo creativo con una simulazione del sistema di produzione dell'opera. L'utente, avendo a disposizione le sequenze originali e gli strumenti per il loro montaggio, puà realizzare nuove versioni dell'opera, rispettando o meno le regole proposte da Pousseur: 'esse non erano che una specie di garanzia per uno svolgimento coerente. Se qualcuno vede la possibilità di produrre senza questo aiuto un evento significativo, non posso ne voglio impedirglielo'. Si concretizza quindi finalmente la visione di Pousseur, secondo il quale: 'tutto il materiale potrebbe essere messo a disposizione degli amatori in laboratori di musica di tipo nuovo'. La prospettiva più interessante di questa esperienza è quindi nella dinamica partecipativa, nel ruolo che può giocare il prosumer, come lo ha definito una decina d'anni fa Alvin Toffler: il ruolo del consumatore si 'scambia' con quello del produttore.

La generazione invisibile - Una produzione per i Laboratori Audio dell'Università degli Studi di Udine

...immagina di avere tre apparecchi programmati il registratore 1 programmato per riprodurre per cinque secondi mentre il registratore 2 registra il registratore 2 riproduce per tre secondi mentre il registratore 1 registra ora metti che sei lì che litighi col ragazzo o con la ragazza rivangando cosa si era detto la volta prima e pensando a cosa dire la volta dopo gira e rigira non riesci a tenere chiuso il becco prendi le tue ragioni e lamentele e mettile sul registratore 1 e chiamalo con il tuo nome sul registratore 2 metti tutte le cose che lui o lei ti ha detto o potrebbe dirti quando capita l'occasione grazie ai due registratori ora fai parlare i due apparecchi registratore 1 riproduce per cinque secondi registratore 2 registra registratore 2 riproduce per tre secondi registratore 1 registra continua così per quindici trenta minuti ora inverti gli intervalli adottando l'intervallo che avevi usato per il registratore 1 sul registratore 2 lo scambio degli intervalli più essere importante quanto il contesto ascolta i due apparecchi che rimescolano tutti ora col registratore 3 puoi introdurre il fattore di risposta irrilevante quindi registraci la prima cosa che ti capita una vecchia barzelletta una vecchia nenia un pezzo di cronaca del telegiornale o del giornale radio e raccorda il registratore 3 con la discussione registratore 1 stanotte sono rimasto in piedi fino alle due ad aspettarti registratore 3 quel che vogliamo sapere è chi ha messo la sabbia negli spinaci.
l'uso della risposta irrilevante si mostrerà efficace nello spezzare gli schemi associativi ossessivi tutti gli schemi associativi sono ossessivi levatelo dalla testa e caccialo nei registratori smetti di litigare smetti di lamentarti smetti di parlare lascia che siano gli apparecchi a litigare lamentarsi e parlare un registratore è una sezione estrinsecata del sistema nervoso umano con un registratore puoi scoprire piè cose del sistema nervoso e avere maggior controllo sulle tue reazioni che non passando vent'anni nella posizione del loto o sprecando tempo dallo strizzacervelli... (William Burroughs, "Il biglietto che esplose")

Voci: Irene Manganini, Nickolas Komninos. Fotografie di: Damiano Andreotti, Daniele Badocco, Giulia Berto
Allestimento : Chiara Cesaro
Montaggio audio: Daniele Badocco
Mostra sullo Studio di Fonologia di Milano della RAI
Per gli "Appunti di Lavoro di Marino Zuccheri" si ringrazia la famiglia Zuccheri
Per le copie degli articoli e gli schemi tecnici si ringraziano Giovanni Belletti e il Laboratorio Audio di Milano della RAI